Pieve di Santa Maria e San Leonardo - Artimino - Carmignamo - (PO)
Questo gioiellino del romanico è a pochi chilometri da Firenze. E' sempre piacevole essere sorpresi dall'incredibile patrimonio artistico architettonico che la nostra regione ci riserva.  Prima di riportare alcune notizie storice reperite sul sito del comune di Carmignano vorrei dire che questa chiesa è semplicemente splendida, in essa si respira storia e sacralità:
" Al di fuor del castello prospiciente la Villa, sorge la Pieve di San Leonardo e Maria già citata da Ottone III in un suo diploma del 998 con il quale conferma al vescovo di Pistoia le sue proprietà. Dedicata inizialmente alla Vergine e a San Giovanni fu ampliata agli inizi del XII secolo dalla contessa Matilde. La dedicazione a San Leonardo avvenne nel XVI sec. L’impianto originario ha subito restauri ma non trasformazioni sostanziali. Quasi del tutto intatti i fianchi e la parte posteriore, che presenta tra absidi di pregevole fattura e ispirazione lombardo- ravennate, ornate da un ordine di monofore con arco a tutto sesto e da un coronamento di archetti pensili, alternativamente impostati su lesene o su semplici mensole. Sul fianco sinistro ornato di anch’esso ad archetti pensili e cadenzato da eleganti monofore, si erge la massiccia torre campanaria, in origine torre d’avvistamento insistente sul sistema difensivo del vicino Castello.
La facciata a capanna - il portico è aggiunta posteriore- presenta sulla sinistra il calco in gesso di un urna cineraria etrusca raffigurante il viaggio agli inferi di un magistrato su una quadriga. L’utilizzo del materiale di riporto nella costruzione degli edifici di quest’epoca era assai frequente: nella pieve di Artimino se ne trovano altre testimonianze sul fianco sinistro, ove sono visibile i calchi di altre urne. L’interno a pianta ad aula è scandito da tre navate impostate su pilastri con arcate a tutto sesto coperte da volte gotiche trecentesche. Quest’ultime, che si debbono a Bartolo Riccardi il cui stemma è visibile nelle chiavi di volta, nascondono l’antico tetto ligneo e le monofore romaniche dei fianchi.
La Chiesa ospita opere di scuola toscana del ‘400, tra le quali spiccano le statue lignee di Sant’Antonio Abate attribuita ad Agnolo di Polo ed ascrivibile al primo quarto del Cinquecento ed una di San Leonardo attribuita al senese Domenico di Niccolò “dei Cori”.
Nonché una Visitazione in terracotta di scuola robbiana e un Crocifisso del 1560."